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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

E’ un mondo difficile

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    È un mondo difficile e vita intensa felicità a momenti e futuro incerto … T. Carotone   Il pianeta terra è stato ormai completamente scoperto, possiamo osservarlo dallo spazio e ingrandire ogni sua parte, è diventato un mega-oggetto esterno a noi, non è più il qui ma è diventato il là, spaesato, interconnesso nelle sue parti, permeabile e percorso da flussi di ogni specie: turistici, finanziari, digitali, virali, esodi … Forse è per questo che non riusciamo a difenderlo come dovremmo, perché nella nostra esperienza lo abbiamo ridotto a quello che A. Boatto chiama “… un oggetto disponibile e sottomesso, sicura proprietà, immensa discarica, rumoroso mass-media, sferico super-utensile, bersaglio tenuto costantemente sotto controllo”. Abitiamo il mondo spostandoci a velocità della luce, abbiamo perso il senso della fissa dimora, quella “casa” – oikos in greco – da cui derivano le parole economia ed ecologia. Siamo tutti, chi più chi meno, mediatizzati, ci arrivano immagini e

NON MI PIEGO ALL'IMPIEGO

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  Lavoro come bene supremo, fondamento della cosa pubblica, diritto fondamentale, anche se inutile, alienante, deprimente, anche se stressante, massacrante, pericoloso. Davvero vogliamo accontentarci di difendere un lavoro che ha il solo scopo di darci un salario col quale comprare merci e servizi? Un lavoro che è sempre più un impiego, appartenente alla sfera del valore e non a quella dei valori, che ci procura soldi per comprare dei beni ma non ci procura dei beni per prenderci cura e sostenerci a vicenda. E’ così da quando si è separato il lavoro dall’abitare , sono nati i luoghi di lavoro (che fino alla metà del ‘700 erano dentro o vicino a casa) per separare i lavori che producono reddito da quelli che curano il prossimo (per esempio le casalinghe) senza alcun riconoscimento monetario. Da allora il lavoro è sempre stato misurato sulla quantità di valore piuttosto che sulla qualità dei valori. La globalizzazione sposta la produzione, l’automazione provoca la disoccupazione, c