PIANO STRATEGICO DEI SERVIZI


Comune di Modena
Pianificazione Territoriale

Piano strategico dei servizi di livello di quartiere
arch. Paolo Giorgi

PERCORSI PARTECIPATIVI A MODENA
Consulente: arch. Angelo Ferrari
Programma di lavoro


CONTESTO E STRATEGIA
Il Piano Strategico dei Servizi (PPS) ha individuato, quale obiettivo prioritario, l’individuazione dei bisogni dei cittadini, per riequilibrare i servizi urbani all’interno del comune modenese.. Su questo indicatore si struttura tutto il programma per riequilibrare e riqualificare la città, tramite azioni volte a rispondere a bisogni sociali diffusi. Il metodo da preferirsi per questa indagine è quello della partecipazione democratica di tutti i cittadini ed il campo d’azione è la scala locale.
Questo metodo risulta molto utile perchè stimola l’appropriazione, il coinvolgimento ed il “prendersi cura” dello spazio vissuto, arricchendolo di senso e nuovi significati.
La base della partecipazione, infatti, consiste nel coinvolgimento dei cittadini riguardo alle problematiche urbane, affinchè le soluzioni scelte siano sostenute nel tempo.

Il contesto nel quale tale metodo viene avviato deve essere preparato a sostenerlo.
4          I tecnici potrebbero percepire tale metodo progettuale come una messa in discussione della legittimità delle loro competenze. I cittadini potrebbero considerarlo un metodo politico di giustificare soluzioni insoddisfacenti o di fare propaganda. I politici lo potrebbero vedere come una perdita di potere e di responsabilità. Per questo è necessaria una prima fase d’informazione e sensibilizzazione riguardo all’evoluzione dei sistemi decisionali.

4          Un altro problema che emerge è l’organizzazione settoriale delle competenze all’interno dell’amministrazione pubblica e la sua debole capacità interattiva con le sinergie private. Occorre ristrutturare gli apparati di governo locale attraverso azioni trasversali ed il dialogo inter-settoriale, come bisogna trasmettere ai privati maggior apertura progettuale dell’amministrazione pubblica in modo che questi la vedano come una possibilità per nuovi sviluppi.

4          Per troppo tempo la decisione locale è stata considerata un compito dei rappresentanti politici e dei “loro” tecnici. Oggi i cittadini esitano ad esprimersi riguardo a problematiche di cui non conoscono i termini. Così come è stata avviata una campagna d’informazione ed educazione riguardo alle tematiche ecologiche, dovrebbe iniziarne subito una equivalente sulle tematiche urbane.


IPOTESI DI LAVORO
Il lavoro può essere organizzato secondo le seguenti fasi

1) Comunicazione
2) Formazione
3) Partecipazione
4) Negoziazione
5) Verifica

1) Comunicazione______________________________________________________
· Informare la cittadinanza della nuova tendenza, promossa a livello internazionale, nazionale e regionale, verso la partecipazione attiva degli abitanti alle scelte di governo del territorio.
· Sensibilizzare i cittadini affinchè approfittino dell’occasione di diventare attori nello sviluppo di un ambiente più sostenibile ed equilibrato.
L’informazione diffusa riguardo ai nuovi modi di gestire la cosa pubblica è una premessa indispensabile affinchè i bisogni emergenti dai percorsi partecipativi siano realmente condivisi. Tutti i cittadini devono sapere che il loro parere ha guadagnato nuovo valore ed a tutti è possibile esprimersi riguardo alle decisioni di governo locale.
Per informare la cittadinanza sui nuovi metodi di governo del territorio e sensibilizzarla rispetto alle nuove possibilità introdotte dal PSS si possono utilizzare diversi mezzi, dai più tradizionali, quali manifesti, opuscoli o depliant, articoli su giornali e riviste, ai più giovani, come internet o i giornali telematici, ai più alternativi, come fiere, congressi e conferenze.
Questi supporti devono contenere informazioni di diverso tipo.

Lo sviluppo sostenibile
Cosa significa sviluppo sostenibile, perchè è importante e quali sono gli elementi che lo identificano (durata, impronta ecologica, partecipazione).

La riqualificazione urbana
Cosa si intende per riqualificazione dell’ambiente urbano e perchè è importante che le scelte che la riguardano siano di tipo partecipato.
La partecipazione
Cosa si intende per partecipazione, quali possibilità e quali responsabilità comporta, come si realizzerà nel concreto, come prepararsi a partecipare.

E’ importante che il tipo di comunicazione utilizzato sia semplice ed accessibile a tutti, dai bambini agli anziani. Qualora non si possa fare a meno di utilizzare vocaboli tecnici o poco comuni bisogna spiegarli brevemente a seguito.
La veste grafica deve essere facilmente riconoscibile e “conviviale”.


2) Formazione____________________________________________________
· Educare la cittadinanza agli atteggiamenti ed alle pratiche necessarie per prendersi cura dell’ ambiente come bene condiviso.
· Accompagnare i tecnici ed i funzionari verso i nuovi processi progettuali in cooperazione con i cittadini.
· Formare i cittadini alle pratiche progettuali riguardanti il governo del territorio.

La formazione comprende tutte le attività volte ad informare, sensibilizzare, educare, insegnare (trasmettere nuovi saperi e competenze). Gli argomenti da trattare sono di tipo misto (tecnico, economico, estetico, sociale, storico) è dunque consigliato l’utilizzo di mezzi eterogenei basati sulla relazione tra le informazioni in modo da stimolare l’approccio critico e la capacità di sintesi autonoma.

Le azioni didattiche devono essere accuratamente preparate da esperti di più settori e gli animatori (architetti, storici, ingegneri, sociologi, psicologi, artisti) devono essere ben preparati, scrupolosi ed accurati oltre che competenti. Occorre dividere i cittadini secondo l’età, per adattare il metodo didattico ai diversi livelli di apprendimento, senza però escludere azioni sperimentali con un pubblico misto (genitori-bambini, adolescenti-anziani).
Occorre che la trasmissione delle informazioni sia continuamente accompagnata dall’intervento dei partecipanti perché la didattica in questione deve essere, essa stessa, di tipo partecipato ed ogni input deve essere immediatamente elaborato collettivamente tramite il dialogo e l’esperienza pratica.
 Le azioni didattiche possono dividersi nei seguenti generi.

Applicazioni urbane: laboratori ed azioni pratiche guidate, progettazione, simulazione, gioco di ruolo, drammatizzazione di situazioni possibili. Richiedono la partecipazione diretta del pubblico ed il ruolo di mediatori e consulenti degli animatori.

Esplorazioni urbane: escursioni in gruppo per rilevare, analizzare, scoprire particolari contesti del territorio urbano locale per avviare un approccio “ interessato ” all’ambiente vissuto oltre che uno spirito critico di tipo costruttivo. Gli accompagnatori avranno il compito di raccontare l’invisibile (la storia, i rapporti col resto della città, i vincoli) e di orientare l’osservazione strategica dei dettagli.

Esposizioni urbane: s’intende l’illustrazione di modelli e soluzioni alternative riguardo alle diverse tematiche che interessano l’ambiente urbano.


3) Partecipazione_________________________________________________
· Organizzare i modi, i luoghi ed i tempi secondo i quali i cittadini possono partecipare alle scelte di governo del territorio.
· Raccogliere l’espressione dei bisogni dei cittadini e le proposte per possibili soluzioni.

La partecipazione reale degli abitanti alle decisioni di governo del territorio avviene attraverso la raccolta dei bisogni che i cittadini esprimono e pubblicano attraverso un impianto partecipativo. Tale impianto si organizza a partire dalle strutture amministrative minori e cioè le circoscrizioni. Queste, pur mantenendo il loro ruolo di monitoraggio e gestione della scala locale, verranno investite di un nuovo compito, quello di organizzare e coordinare l’interazione e l’espressione degli abitanti.

Lo strumento fondamentale di cui occorre dotare questi luoghi è un supporto strutturato di archiviazione dei bisogni, in modo che tutti i cittadini possano facilmente descrivere le loro mancanze, desideri, proposte e possano consultare quelle degli altri.
Oltre a questo, per negoziare alla scala locale una scala di priorità occorre organizzare degli incontri del tipo “ assemblea pubblica ” per permettere ai reali attori di interagire senza il filtro dei rappresentanti.

Un buon supporto per l’archivio potrebbe essere  la rete civica telematica.
Grazie alla rete internet infatti i cittadini possono esprimersi e consultare il database da casa propria. Ovviamente devono essere previste postazioni specifiche (con accesso facilitato) nelle circoscrizioni e in altri luoghi notevoli del quartiere. Nelle circoscrizioni potrebbero poi essere allestiti grandi schermi telematici dove verranno pubblicate le decisioni locali e visualizzati i progetti approvati.
Gli strumenti informatici a distanza e l’uso delle nuove tecnologie di trasmissione sono un potente strumento di diffusione del controllo del territorio. Questi mezzi sono spesso considerati un ostacolo, o almeno un agente alieno, rispetto al radicamento e coinvolgimento degli abitanti al contesto locale, allo spazio di prossimità, ma questo è dovuto al fatto che tali tecnologie sono state, da subito, associate alla scala territoriale e planetaria, dovendo dimostrare le loro grandi capacità di concentrazione dell’altrove in un terminale. Altro valore avrebbero se venissero utilizzate ad una scala inferiore.
Le trasmissioni telematiche, con la loro organizzazione reticolare omogenea, sono pericolosamente carenti in struttura, ordine e gerarchia, rappresentando un ambiente indifferenziato e discontinuo. Credo che le ultime tendenze politiche, conseguenti alle scelte verso uno sviluppo sostenibile delle risorse, siano l’occasione adatta per strutturare la nebulosa d’informazioni in un sistema informatico localizzato, cioè strutturato ed ordinato per un orientamento che fa riferimento al del territorio fisico.
Certo non è possibile raggiungere questo obiettivo da un giorno all’altro ma solo accompagnandolo attraverso le diverse capacità ed abilità dei cittadini.
Questo tipo di esperienze è già stata sperimentata in diverse città medio-piccole d’Europa e sono anche previste dal piano telematico europeo curato da Paul Virilio.
Si tratterebbe di utilizzare le trasmissioni a distanza secondo sistemi adattati alle diverse scale del territorio. Le televisioni locali, i giornali telematici, le reti civiche sul www, sono i luoghi dove l’utente può più facilmente diventare attore, ma occorre rendere più permeabili e trasparenti le interfacce tra chi gestisce questi mezzi e chi li utilizza.
Ci stiamo avviando verso sistemi informatici fortemente personalizzati, sarà presto possibile adattare il tipo di informazioni da ricevere ai nostri interessi, ma nello scenario contemporaneo lo spazio di prossimità è sacrificato a vantaggio dell’ambiente tematico planetario.
Gli strumenti della partecipazione potrebbero dunque essere

Sito web del Comune di Modena.
Da esso si possono raggiungere le varie circoscrizioni (settori urbani) dalle quali arrivare alle unità di quartiere e d’abitazione.
Se il sito è ben strutturato e di facile consultazione sarà immediato il legame con il territorio e l’orientamento. Il tipo di servizi deve essere diviso secondo le diverse scale in modo che i cittadini capiscano a quale livello si situano i loro bisogni, quale ordine di grandezza coinvolgono, su quale sistema insistono.

Luoghi eletti per il dialogo e la negoziazione.
Alla scala urbana/territoriale si dovrebbe allestire un “laboratorio urbano” da utilizzare sia per l’informazione, la sensibilizzazione, la formazione e sia per ospitare incontri propositivi ed operativi, dove l’insieme dei bisogni viene interpretato dialetticamente da diversi specialisti con progetti aperti alla critica.
Alla scale dei settori urbani, le circoscrizioni possono essere dotate di uno spazio permanente di espressione, dove i cittadini possono accedere all’impianto partecipativo tramite postazioni pubbliche ma anche attraverso l’affissione diretta delle loro impressioni su prestampati codificati secondo il tipo di bisogno.
Questi fogli scritti andranno ovviamente integrati nell’archivio informatico.
Ecco un esempio di come potrebbero essere strutturati i bisogni.





SERVIZI PUBBLICI
ALTRI SERVIZI
VERDE
SPAZIO PUBBLICO
CIRCOLAZIONE
AMBIENTE
SOCIETA’
DATI DEL CITTADINO

CITTA’
REGIONE
Policlinico Università info-giovani urban center
Stadio e sport
Centro fiere
Cliniche specializzate Locali notturni Grandi centri commerciali

Grandi parchi fluviali e riserve naturali
Orto botanico
Itinerari-natura
Piazze centrali
Isola pedonale


Parcheggi scambiatori Stazione
Autolinee
Strade terr.
Inquinamento atmosferico inceneritori alta velocità
fiumi
Lavoro
Formazione
immigrazione
Codice personale

Da richiedere alla circoscrizione
……………………………………………



SETTORE URBANO
Scuola sup. ludoteca
centro sociale
centro civico centro giovani
mercato
piscina
Clinica
cinema teatro/auditorio, negozi non alim.
centro comm
 Strade comm
Parchi urbani isola ecologica
Viali alberati
Piazze
mercati

Parcheggi
fermate autolinee
Taxi
Semafori
Autovelox
Strade urb.
Fognature
Raccolta rifiuti
Traffici illegali
Emarginazione
Accesso ai diritti
Disponibile a partecipare ad assemblee di concertazione
a livello di:
          ٱUnità d’abitazione
          ٱUnità residenziale
          ٱSettore urbano 
          ٱCittà – regione

UNITA’ RESIDENZIALE
Scuola elem/media, posta, centri per anziani, biblioteca, polisportiva,
polizia,
ambulatorio, centri religiosi
 negozi di quartiere
edicola

Parco di quartiere
Orti
rotonde
piazzette
slarghi
affissioni
insegne
facciate

Piste ciclabili
Percorsi scuole
Fermate autobus
Strade di quartiere

Sprechi energetici
e forme locali d’inquinamento
Riscaldamento discarica

Bande giovanili
Anziani
Diversamente abili
animali


UNITA’ D’ABITAZIONE
Asili
 materne
sicurezza
farmacia dottore
 negozi di vicinato palestra
Giardini
Alberi
Siepi
acqua
aiuole
Suolo
Marciapiedi arredo urbano illuminazione
fontane
Percorsi pedonali
Uscite garages
Strade di distribuzione
Inquinamento Luminoso
Sonoro
Delle acque
sporco
Senza tetto
Drogati
minori
Famiglie a rischio



4) Negoziazione__________________________________________________
· Organizzare tavole rotonde di negoziazione tra una pluralità di attori coinvolti dalle problematiche emerse.
A livello di settore s’invitano a partecipare alcuni cittadini tra quelli che hanno dato la loro disponibilità a partecipare alle assemblee di concertazione.

Assemblee interurbane
Durante queste riunioni saranno presenti almeno 6 responsabili dell’amministrazione, le imprese private coinvolte, due mediatori, e 50/100 cittadini.
Da queste riunioni si cerca un negoziato d’intenti per orientare il progetto.
Queste riunioni si ripetono in più occasioni:
presentazione progetto preliminare (1-2-n),
presentazione progetto definitivo (1-2-n).
Il progetto può essere affidato all’amministrazione o a professionisti.


5) Verifica______________________________________________________
· Organizzare modi, luoghi e tempi secondo i quali i cittadini possono verificare l’adeguamento dei servizi secondo i loro bisogni.
Questa parte è facilmente integrabile come espressione individuale del grado di soddisfazione dei lavori svolti. Si può utilizzare lo stesso procedimento col quale sono chiamati ad esprimere i loro bisogni.

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