incontro con Jean Ziegler
AF_
Signor Ziegler perchè questo nuovo libro dal titolo “Il capitalismo spiegato a mia nipote, sperando che ne vedrà la fine”?
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Entretien avec Jean Ziegler et Erica Deuber Ziegler, à Russin, Genève, le 7 juillet 2019.
AF_ M. Ziegler pourquoi ce nouveau livre qui
s’intitule « Le capitalisme
expliqué à ma petite- fille, en espérant qu’elle en verra la fin ».?
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JZ_
Questo libro vuole essere un’arma nelle mani di tutti per portare una critica
radicale del sistema capitalista che distrugge il pianeta e l’umanità. Ha la
forma di un dialogo tra nostra nipote, che è adolescente e pone le sue
domande, sempre giuste, ed io che rispondo. Tutti i venerdì, dallo scorso 15
marzo, decine e oggi centinaia di migliaia di giovani, liceali, apprendisti,
studenti si riuniscono in strada in un formidabile movimento che si chiama
“Friday for future”, cioè “i venerdi per il futuro” e attaccano i governi di
tutti i paesi dicendo “fate qualcosa!” contro questo capitalismo che, per la massimizzazione del profitto, nel
minor tempo possibile e a qualsiasi costo, distrugge il pianeta e l’umanità. Il mio libro vuole essere l’arma per questi
movimenti.
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JZ_ Ce livre veut être une arme dans les mains de tous
pour porter une critique radicale contre le système capitaliste, qui détruit
la planète et l’humanité. Il a la forme d’un dialogue entre notre
petite-fille, qui est adolescente, et pose ses questions, toujours justes, et
moi qui réponds. Tous les vendredi, depuis le 15 mars dernier, des dizaines
et maintenant des centaines de milliers de jeunes, collégiens, apprentis,
étudiants se retrouvent dans la rue dans un formidable mouvement qui
s’appelle « Friday for future », soit « les vendredi pour
l’avenir », et ils attaquent les gouvernements de tous les pays en
disant « faites quelque chose ! » contre ce capitalisme qui, pour la maximalisation du profit dans le temps le
plus court possible et à n’importe quel prix, détruit la planète et
l’humanité. Mon livre veut être une arme pour ces mouvements-là.
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AF_
Voi avete scritto numerosi libri su quest’argomento e riuscite sempre a
semplificare concetti di economia, sociologia e storia apparentemente
complicati. Potreste spiegare qual è il problema maggiore del capitalismo e
quali ne sono gli effetti?
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AF_ Vous avez écrit beaucoup des livres à ce sujet et
vous arrivez toujours à simplifier des concepts d’économie, de sociologie et
d’histoire apparemment compliqués. Pourriez-vous expliquer quel est le
problème majeur du capitalisme et quels en sont les effets.
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JZ_
Il capitalismo è segnato da un paradosso fondamentale perché è nello stesso
tempo, da una parte, il sistema più efficace che la storia abbia conosciuto
nella produzione dei beni, che ha innescato una straordinaria rivoluzione
scientifica, tecnologica, elettronica, che ha potenziato enormemente le forze
di produzione dell’umanità e creato ricchezze immense, e dall’altra parte, un
sistema assurdo e criminale. Perchè queste immense ricchezze sono state
monopolizzate da oligarchie molto ristrette e l’ordine sociale che è nato da
questo formidabile sistema capitalista è un ordine sociale cannibale. Spiego
meglio con degli esempi questi due termini che ho appena impiegato, la
monopolizzazione e poi l’ordine sociale cannibale. Nel 2018, secondo la banca
mondiale, le 500 più grandi società
private hanno controllato quasi il 52,8% del prodotto lordo mondiale, cioè
più della metà della ricchezza mondiale. Queste società hanno dunque un
potere che mai un imperatore, un papa o un re ha avuto sul pianeta. Esse sfuggono
a ogni tipo di controllo sociale, politico o sindacale, sanno fare molte
cose, come ho detto, ma seguono solo il principio del massimo profitto, nel
tempo più corto e ad ogni costo.
L’ordine
sociale nato da questa dittatura è omicida. Ogni 5 secondi un bambino sotto i 10 anni muore di fame o di malattie
legate alla fame, 2 miliardi di esseri umani, sui 7 miliardi che siamo,
non hanno accesso all’acqua potabile, ogni quattro minuti qualcuno perde la
vista per mancanza di vitamina A e centinaia di milioni di esseri umani
soffrono, e spesso muoiono, per malattie che sono state sconfitte da molto
tempo, ma poichè i pazienti non hanno il potere d’acquisto necessario per
comprare i medicinali. Nel 2018 l’umanità ha perduto circa 70 milioni di
persone, confondendo tutte le cause di morte, e il 18% di queste persone è
morto di fame. La fame è di gran lunga
la causa di morte più alta in questo momento su questo pianeta. Il
rapporto annuale della FAO dice che la produzione agricola mondiale potrebbe
nutrire 12 miliardi di esseri umani, noi siamo oggi 7,3 miliardi, dunque
circa il doppio dell’umanità potrebbe essere nutrita se l’accesso al cibo non
fosse condizionato dal potere d’acquisto ma secondo una giustizia normativa delle organizzazioni mondiali che dia accesso
a tutti all’alimentazione, alla salute, alla formazione e all’ambiente.
Per questa ragione il capitalismo è un ordine cannibale ed è per questo che
ho scritto questo libro, per spiegare come funziona quest’ordine cannibale,
com’è apparso sulla terra, come può essere distrutto e come si può costruire
una società più giusta e più felice.
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JZ_ Le capitalisme est marqué par un paradoxe
fondamental, parce que c’est en même temps, d’une part, le système le plus
efficace que l’histoire ait connu dans la production des biens, qui a déclenché
une formidable révolution scientifique, technologique, électronique, qui a
potentialisé énormément les forces de production de l’humanité et créé
d’immenses richesses, et d’autre part, un système absurde et meurtrier. Car
ces immenses richesses ont été monopolisées par de très minces oligarchies et
l’ordre social né de ce formidable système capitaliste est un ordre social
cannibale. Je vais expliquer, au moyen d’exemples ces deux termes que je
viens d’employer, la monopolisation et l’ordre social cannibale. L’année
dernière, en 2018, selon la Banque mondiale, les 500 plus grandes sociétés transcontinentales privées ont contrôlé
le 52,8% du produit brut mondial, ça veut dire plus de la moitié de la
richesse mondiale. Ces sociétés ont donc un pouvoir que jamais un roi,
jamais un empereur, jamais un pape a eu sur la planète. Elles échappent à
tout type de contrôle politique, social ou syndical, elles savent faire
beaucoup de choses, comme je viens de le dire, mais elles fonctionnent selon
une seule stratégie, la maximalisation du profit dans le temps le plus court
et à n’importe quel prix. L’ordre social né de cette dictature est meurtrier.
Toutes les 5 secondes un enfant
au-dessous de 10 ans meurt de faim ou des maladies liées à la faim, 2
milliards d’êtres humains, sur les 7 milliards que nous sommes, n’ont pas
accès à l’eau potable, toutes les 4 minutes quelqu’un perd la vue par manque
de vitamine A et des centaines de millions d’êtres humains souffrent et
meurent, très souvent par des maladies qui sont vaincues depuis très
longtemps, mais parce que le malade n’a pas le pouvoir d’achat nécessaire
pour acheter les médicaments. En 2018, l’humanité a perdu à peu près 70
millions de personnes, toutes causes de mort confondues, et 18% de ces gens
sont morts de faim. La faim est de
loin la cause de mortalité la plus élevée en ce moment sur la planète. Le
rapport annuel de la FAO dit que l’agriculture dans le monde pourrait nourrir
12 milliards d’êtres humains, nous sommes 7,3 milliards, donc presque le
double de l’humanité pourrait être nourrie si l’accès à la nourriture n’était
pas conditionné par le pouvoir d’achat, mais selon une justice normative des organisations mondiales qui donnerait à
tout le monde l’accès à l’alimentation, à la santé, à la formation, à
l’habitat. Pour cette raison, le capitalisme est un ordre cannibale et
c’est pour cette raison que j’ai écrit ce livre pour expliquer comment
fonctionne cet ordre, comment il est venu au monde, comment il peut être
détruit et comment on peut construire une société plus juste et plus
heureuse.
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AF_
L’arma, contenuta in questo nuovo libro, che voi volete donare ai movimenti
ecologisti, economici e sociali è la trasmissione delle strategie …
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AF_ L’arme, contenue dans ce nouveau livre, que vous
voulez donner aux mouvements écologistes, économiques et sociaux c’est la
transmission des stratégies ….
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JZ_
… che permettono di attaccare quest’ordine cannibale. Karl Marx ha scritto
che “un rivoluzionario deve sentire crescere l’erba”. Gli stati nazionali
sono sopraffatti dall’oligarchia del capitale finanziario internazionale. Un
esempio: miniere di coltan, uno dei materiali più ricercati al mondo,
utilizzato in molti campi (carene d’aerei, telefoni portatili, computers…).
Esso si trova sotto rocce molto friabili, i pozzi e le gallerie di accesso
sono talmente stretti che solo bambini di 10, 12 anni possono entrarci. La
miseria di questi bambini controllati da miliziani, abusati sessualmente e
condannati a essere schiacciati in questi tunnel che sprofondano, è una delle
peggiori situazioni che si conoscano nell’industria mineraria. L’ex
presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha promulgato una legge, due mesi
prima della fine del suo mandato, per vietare l’acquisto del coltan prodotto
in condizioni disumane. Ovviamente i gruppi minerari hanno fatto resistenza,
hanno mobilizzato i loro deputati criticando questa “limitazione del
mercato”, eccetera. Due mesi dopo Donald Trump ha annullato quella legge
appena si è impadronito del potere. Questo significa che anche la potenza democratica ed economica più forte del mondo è
sottomessa agli ordini delle multinazionali minerarie.
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JZ_ … qui permettent d’attaquer cet ordre
cannibale. Karl Marx a écrit « le
révolutionnaire doit être capable d’entendre pousser l’herbe ». Les
Etats sont surdéterminées par l’oligarchie du capitalisme financier
international. Un exemple : les mines de coltan, un des matériaux les
plus recherchés du monde, utilisé dans plusieurs domaines (fuselages
d’avions, téléphones portables, ordinateurs, etc.). Il se trouve dans des
roches très friables, les puits et galeries d’accès sont tellement étroits
que seuls des enfants de 10-12 ans peuvent y descendre. La misère de ces
enfants, gardés par des milices, abusés sexuellement, condamnés à se faire
écraser dans ces puits qui s’effondrent, une des pires situations qu’on
connaît dans l’industrie minière. L’ex-président des Etats-Unis, Obama, a
fait une loi, deux mois avant la fin de son mandat, pour décréter qu’on ne
pouvait plus acheter ce coltan-là, produit dans des conditions inhumaines.
Evidemment, les grands groupes miniers ont résisté, ils ont mobilisé leurs
députés en critiquant cette « limitation du marché », etc. Deux
mois plus tard, Donald Trump a annulé cette loi dès sa prise de pouvoir. Cela
veut dire que la puissance
démocratique et économique la plus forte du monde est sous le diktat des
transnationales minières.
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AF_
Riguardo agli Stati Uniti d’America mi permetto di collegare il discorso con
quello che voi avete rivelato a proposito del Fondo Monetario Internazionale
(FMI), dell’Organizzazione Mondiale
per il Commercio (OMC) e dell’estrema potenza dell’impero dell’America del
nord. E’ in effetti interessante capire quali sono i meccanismi messi in
opera dal capitalismo neoliberale per sfruttare i paesi sottosviluppati.
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AF_ Au sujet des Etats-Unis, je me permet de faire la
liaison avec ce que vous avez révélé à propos du FMI et de l’OMC et de la
puissance extrême de l’empire nord-américain. C’est en effet intéressant de
comprendre quels sont les mécanismes miss en place par le capitalisme
néolibéral pour exploiter les pays sous-développés.
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JZ_
Le FMI e la Banca Mondiale sono nate a Bretton Wood (USA) nel 1944 in vista
della ricostruzione dell’economia mondiale dopo la seconda guerra mondiale.
Queste due organizzazioni, che avevano per obiettivo di trovare i capitali
d’investimento necessari alla ricostruzione dell’economia, di regolare i
flussi monetari, ecc., sono state, da
subito, captate dall’oligarchia del capitalismo multinazionale, che all’epoca
era agli inizi. Gli oligarchi sono cresciuti enormemente anche grazie
all’azione della FMI e della Banca Mondiale,
hanno utilizzato queste istituzioni per i loro obiettivi,
trasformandole in organizzazioni mercenarie al servizio dell’accumulazione
capitalista. Come? Per esempio con il debito. Il debito sovrano dei 122 paesi
più poveri del mondo (senza i BRICS_ Brasile, Russia, India, Cina, Africa del
sud), al 31 dicembre 2018, era di 2100 miliardi di dollari e molti paesi sono
completamente schiacciati dal debito. Per esempio tutto il cotone che il Mali
esporta va direttamente a pagare il debito e il governo del Mali non ha la
benché minima risorsa da investire nell’agricoltura a causa di questi
obblighi schiaccianti. Per questa ragione un ettaro di cereali in Mali rende
tra 5 e 7 quintali, in Europa 10 tonnellate, perché l’agricoltore europeo ha
gli aiuti infrastrutturali dello stato mentre in Mali lo stato
sovra-indebitato non ha soldi per l’irrigazione, il credito agricolo, i
trasporti, la formazione e la trazione, i soli strumenti di lavoro in Africa
sono la zappa e il macete. Solo il 3,8% delle terre arabili d’Africa è
irrigato artificialmente, il resto è agricoltura di pioggia, come 5000 anni
fa. L’indebitamento impedisce la
produttività e lo sviluppo, la conseguenza è la fame, la sotto-alimentazione,
le malattie, le epidemie …
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JZ_ Le Fond monétaire international (FMI) et la Banque
Mondiale sont nés à Bretton Wood (USA) en 1944 en vue de la reconstruction de
l’économie mondiale après la Deuxième Guerre mondiale. Ces deux
organisations, qui avaient pour objectif de trouver les capitaux
d’investissement nécessaires à la reconstruction de l’économie, de régler les
flux monétaires etc., ont été captées immédiatement par les oligarchies du
capitalisme multinational qui en était alors à ses débuts. Les oligarques ont
grandi énormément aussi grâce à l’action du FMI et de la Banque Mondiale, ils
ont utilisé ces institutions pour leurs propres buts, en les transformant en
organisations mercenaires au service de l’accumulation capitaliste.
Comment ? Par exemple avec la dette. La dette souveraine totale des 122
pays les plus pauvres (sans les BRICS _ Brésil, Russie, Inde, Chine, Afrique
du Sud), au 31 décembre 2018, était de 2100 milliards de dollars et beaucoup
de pays sont complètement écrasés par la dette. Par exemple, tout le coton
que le Mali exporte sert directement à payer la dette et le gouvernement du
Mali n’a pas le moindre sou à investir dans l’agriculture à cause de ces
servitudes écrasantes. Pour cette raison, un hectare de céréales au Mali
donne entre 500 et 700 kilos, en Europe 10’000 kilos, non pas parce que le
paysan africain est incompétent, mais parce que le paysan européen reçoit une
aide infrastructurelle de l’Etat, de l’Union européenne, tandis qu’au Mali
l’Etat étant totalement surendetté, il n’a pas de sous pour l’irrigation, pas
de crédits pour les transports, pour la formation, pour la traction, les
seuls instruments de travail en Afrique sont la houe et la machette.
Seulement 3,8% des terres arables d’Afrique sont irriguées artificiellement,
le reste, c’est de l’agriculture de pluie, comme il y a 5000 ans. La dette empêche la productivité et le
développement. La conséquence, c’est la faim, la sous-alimentation, les
maladies, les épidémies …
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EDZ_ … E le migrazioni.
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EDZ_ … et les migrations.
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AF_
Giustamente a questo proposito voi proponete di riconoscere la protezione delle Nazioni Unite per i rifugiati della
fame.
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AF_ Justement à ce propos, vous proposez de faire reconnaitre la protection des Nations
unies pour les réfugiés de la faim.
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JZ_
Sì, oggi il diritto d’asilo è garantito solo per chi è perseguitato per
ragioni politiche, etniche o religiose. Ma è limitativo perché non c’è
differenza per un essere umano se è minacciato da una mitragliatrice o dalla
fame, il pericolo è lo stesso e la sua volontà di fuggire a questo pericolo,
attraversando le frontiere per domandare asilo, ha la stessa origine. Ma se
aprivo le negoziazioni si rischiava di perdere tutti i diritti di asilo a
causa dell’ostilità attuale verso i rifugiati.
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JZ_ Oui, aujourd’hui le droit à asile est garanti
seulement pour ceux qui sont persécutés pour des raisons politiques,
ethniques ou religieuses. Mais c’est limitatif, parce que ça revient au même
pour un être humain s’il est menacé par une mitrailleuse ou s’il meurt de
faim, le danger est le même et sa volonté d’échapper à ce danger en
traversant les frontières pour demander asile a la même source. Mais si
j’ouvrais les discussions et négociations sur ce point, on risquerait de
perdre tous les droits d’asile acquis à cause de l’hostilité actuelle face
aux réfugiés.
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AF_
L’impressione è che non solo gli stati nazionali non riescono più a
proteggere socialmente i cittadini, ma anche le grandi organizzazioni
internazionali si stanno indebolendo sempre più.
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AF_ L’impression c’est que non seulement les Etats
nationaux n’arrivent plus à protéger socialement les citoyens, mais que les
grandes organisations internationales aussi sont en train de s’affaiblir de
plus en plus.
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JZ_
Completamente, le Nazioni Unite sono paralizzate! Ci sono oggi guerre in Siria,
in Darfur, in Mali, in Sudan, nello Yemen e non c’è alcun casco blu in queste
zone, alcun corridoio umanitario, alcun divieto di bombardare quartieri
residenziali. In effetti gli oligarchi del capitale finanziario globale si
sono imposti sugli stati più potenti e più democratici del mondo e minacciano
la democrazia. Ci sono cittadini che pensano che non serva a nulla votare
perché qualsiasi cosa votano non è il loro presidente che decide ma sono dei
fondi d’investimento o le società trans-continentali che comandano. Il dramma
maggiore è che hanno imposto la teoria del neoliberalismo e l’hanno
legittimata davanti alla coscienza collettiva. Questo fenomeno, che Pierre
Boudriau chiamava “il nuovo
oscurantismo”, dice che c’è una sola forza regolatrice sul pianeta ed è la
mano invisibile del mercato, le forze del mercato non obbediscono più
alla volontà degli uomini ma a delle leggi della natura e tutto quello che
l’uomo può fare è adattarsi, scomparire come soggetto autonomo della storia
per diventare un esecutore. Il risultato è una formidabile alienazione della
coscienza collettiva, la coscienza d’identità che è propria dell’essere
umano, che ci fa sprofondare se vediamo un bambino che soffre _ Immanuel Kant
ha scritto “l’inumanità inflitta ad un
altro distrugge l’umanità che è in me” _ e che normalmente condurrebbe a
delle relazioni di reciprocità, bene, questa coscienza dell’identità è stato
completamente murato dall’oscurantismo neoliberale.
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JZ_ Complètement, les Nations unies sont paralysées! Il
y a maintenant des guerres en Syrie, en Darfour, au Mali, au Soudan du sud,
au Yemen, et il n’y a aucun casque bleu dans ces zones, aucun couloir
humanitaire, aucune interdiction de bombarder les quartiers d’habitation. En effet les oligarchies du capital financier
globalisé se sont imposées sur les Etats les plus puissants et les plus
démocratiques du monde, elles menacent la démocratie. Il y a des citoyens qui
pensent qu’il ne sert à rien de voter parce que quoi qu’ils votent, ce n’est
pas leur président qui décide, mais ce sont les fonds d’investissement ou les
sociétés transcontinentales qui commandent. Le drame majeur, c’est que les
oligarchies du capital financier globalisé ont imposé la théorie du
néolibéralisme, ils l’ont légitimée et elle a été inoculée à la conscience
collective. Ce phénomène, que Pierre Bourdieu appelait « le nouvel obscurantisme », dit qu’il y a une seule force
régulatrice sur la planète et c’est la main invisible du marché, les
forces du marché obéissent non plus à la volonté des hommes, mais à des lois
de la nature et tout ce que l’homme peut faire c’est de s’adapter, de
disparaître comme sujet autonome de l’histoire pour devenir un exécutant. Le
résultat, c’est une formidable aliénation de la conscience collective, la
conscience d’identité qui est propre à l’homme, qui nous fait nous effondrer
si nous voyons un enfant qui souffre_
Emmanuel Kant a écrit « l’inhumanité
infligé à un autre détruit l’humanité en moi »_ et qui conduirait
normalement à des relations de réciprocité, et bien, cette conscience de
l’identité est bétonnée par l’obscurantisme néolibéral.
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AF_
Potrebbe spiegare questo tipo di oscurantismo con un esempio?
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AF_ Pourriez vous expliquer cet obscurantisme avec un
exemple ?
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JZ_
Certamente, vi citerò un aneddoto dal mio ultimo libro. Nel 2000 una folla
immensa di persone manifestava per dei mesi contro la delocalizzazione delle
loro fabbriche per tutte le strade della Ruhr, il cuore industriale della
Germania. Le fabbriche rendevano bene ma i capitalisti, per avere dei margini
di profitto maggiori, avevano deciso di spostarle dove la mano d’opera era
meno cara. Il cancelliere tedesco dell’epoca era Gerhard Schröder, un
socialista che, con una coalizione social-democratica, disponeva di una
solida maggioranza in parlamento. Schröder avrebbe potuto approvare una legge
per vietare la chiusura delle fabbriche redditizie, ma non l’ha fatto perché
ha detto, testualmente: “Nessuno può
nulla contro le forze del mercato. Gli industriali della Ruhr obbediscono
alle leggi del mercato mondiale, personalmente sono dispiaciuto della loro
decisione, ma sarebbe un’assurdità pericolosa opporsi al mercato”. Evidentemente
il problema non era il rapporto di forza tra capitalisti e governo, ma piuttosto
la sottomissione volontaria del cancelliere all’oscurantismo neoliberale.
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JZ_ Bien sûr, je vais vous en citer un contenu dans mon
dernier livre. En 2000, des foules immenses ont manifesté pendant des mois
dans les rues de toute la Ruhr, le cœur industriel de l’Allemagne, contre la
délocalisation de leurs usines. Les usines étaient bien rentables, mais les
capitalistes voulaient des marges de profit plus importantes et ils avaient
décidé de déplacer leurs usines où la main d’œuvre été moins chère. Á cette
époque, le chancelier d’Allemagne était Gerhard Schröder, un socialiste qui,
avec la coalition conduite par les sociaux-démocrates, disposait d’une
majorité confortable au parlement. Schröder aurait pu voter des lois interdisant
la délocalisation des entreprises rentables mais il ne l’a pas fait parce
qu’il a dit, textuellement : « Personne
ne peut rien contre les forces du marché. Les industriels de la Ruhr
obéissent aux lois du marché mondial. Je regrette personnellement leurs
décisions … Mais ça serait une folie dangereuse que de s’opposer au
marché ». Le problème, à l’évidence, n’était pas le rapport de
forces entre le gouvernement et les capitalistes, mais la soumission
volontaire du chancelier à l’obscurantisme néolibéral.
|
EDZ_
E’ stato Pierre Bourdieu a dire che l’oscurantismo neoliberale, la
naturalizzazione delle leggi del mercato è un virus simile all’aids che
distrugge l’immunità e poi uccide. Ma io vedo che delle forze immunitarie si
stanno alzando, nella gioventù, nei gilet jaunes, negli agricoltori. Ma allo
stesso tempo le condizioni create dal mercato mondiale attraverso il mondo,
in particolare la grave questione dei rifugiati, fanno nascere delle barriere
a questi movimenti che sono estremamente pericolose.
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EDZ_ C’est Pierre Bourdieu qui a dit que
l’obscurantisme néolibéral, la naturalisation des lois du marché est comme le
sida qui d’abord détruit l’immunité et tue ensuite. Mais je vois que des
forces immunitaires se lèvent, dans la jeunesse, chez les « Gilets
jaunes » français, chez les paysans, mais en même temps les conditions
créées par le marché mondial à travers le monde et notamment la grave
question des réfugiés font naitre des barrières à ces mouvements qui sont
extrêmement dangereuses.
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AF_
Signora Deuber Ziegler secondo lei i governi locali possono limitare lo
sfruttamento mercantile dello spazio pubblico in favore di uno spazio di
prossimità dedicato alla coesione sociale?
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AF_ Mme Deuber Ziegler les gouvernements locaux
peuvent-ils limiter l’exploitation marchande de l’espace public et du
patrimoine en faveur d’un espace de proximité dédié à la cohésion
sociale ?
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EDZ_
Purtroppo abbiamo perso uno spazio
pubblico fondamentale, quello dell’informazione. La stampa, che è stata a
lungo un contropotere, è oggi nelle mani di pochi grandi gruppi
internazionali. Anche le strade e le piazze sono diventate una fonte di
reddito, hanno un valore di mercato come gli immobili. Ma anche se non c’è
una domanda da parte dei cittadini i sindaci dovrebbero opporsi alle forze
del mercato per conservare la proprietà della cosa pubblica. Gli strumenti
per opporsi al mercato sono le regole, le leggi, gli inventari ed i movimenti
locali militanti che bisogna favorire perché segnalano i pericoli più
prossimi. L’esproprio mercenario delle
terre e dello spazio pubblico, il riscaldamento climatico, l’obsolescenza
programmata … Sono tutti dei problemi planetari, ma che si risolvono
localmente.
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EDZ_ Nous avons
malheureusement perdu un espace public central qui est celui de
l’information. La presse, qui a été pendant longtemps un contre-pouvoir, est
aujourd’hui dans les mains d’un petit nombre de grands groupes
internationaux. Les rues et les places sont devenus rentables, elles ont
une valeur marchande comme les immeubles. Même s’il n’y a pas une demande
expresse des citoyens les maires doivent s’opposer aux forces du marché pour
garder la propriété de la chose publique. Les instruments pour s’opposer au
marché ce sont les règles, les lois, les inventaires et les mouvements locaux
militants, qu’il faut favoriser parce qu’ils signalent les dangers proches. L’expropriation marchande, le
réchauffement climatique, l’obsolescence programmée… sont des problèmes
planétaires mais qui se résolvent localement.
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JZ_
Rousseau si arrabbia non tanto con quelli che hanno recintato un pezzo di
terra dichiarando “questo è mio”,
ma piuttosto con quelli che gli hanno creduto, invece che distruggere la
recinzione, perché quelli hanno dimenticato che “i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno”.
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JZ_ Rousseau s’énerve non pas contre ceux qui ont
clôturé un terrain et qui ont dit « ceci c’est à moi », mais plutôt
contre ceux qui l’ont cru au lieu d’arracher ces clôtures, parce qu’ils ont
oublié que « les fruits sont à
tous et que la terre n’est à personne».
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Jean Ziegler è stato a
lungo professore di sociologia all’Università di Ginevra, professore invitato
alla Sorbonne di Parigi, membro del parlamento della confederazione elvetica
come deputato di Ginevra e, dal 2000, è stato nominato da Kofi Annan alle
Nazioni Unite primo inviato speciale sul diritto all’alimentazione ed ora è
vice presidente del comitato consultativo del Consiglio dei Diritti dell’Uomo
delle Nazioni Unite.
Erica Deuber Ziegler è una
storica dell’arte impegnata politicamente. E’ stata deputata al Grande
Consiglio del cantone di Ginevra per 17 anni, ha insegnato storia dell’arte e
dell’architettura, in una prospettiva di storia sociale e culturale, presso
l’Istituto di Studi Sociali prima, alla scuola di Belle Arti poi e infine
alle Università di Ginevra, Losanna e Digione. E’ attiva nella conservazione
del patrimonio paesaggistico e costruito e nello sviluppo urbano e
territoriale di Ginevra come membro della Commissione dei monumenti, della
nature e dei luoghi.
Angelo Ferrari è un
architetto urbanista con progetti in Svizzera.
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Jean Ziegler a
été pendant très longtemps professeur de sociologie à l’université de Genève,
professeur invité à la Sorbonne à Paris, membre du parlement de la
confédération helvétique député de Genève et, depuis 2000, nommé par Kofi
Annan aux Nations Unies premier Rapporteur spécial des Nations unies sur le
droit à l’alimentation et maintenant, il est vice-président du comité
consultatif de Conseil des droits de l’homme des Nations unies.
Erica Deuber
Ziegler est une historienne de l’art, engagée politiquement. Elle a été
pendant 17 ans députée au Grand Conseil du canton de Genève, a enseigné l’histoire
de l’art et de l’architecture dans la perspective, à la fois, d’une histoire
sociale et culturelle, successivement à l’Institut d’études sociales et à
l’École des Beaux-Arts de Genève, puis aux universités de Genève, Lausanne et Dijon. Elle est impliquée dans la conservation du
patrimoine bâti et paysager de Genève, dans son développement urbain et
territorial, notamment comme membre de la Commission des monuments, de la
nature et des sites.
Angelo Ferrari ast
un architecte urbaniste avec des projets en Suisse.
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