IO DENUNCIO 1

Io denuncio …

 

La gente si pone solo i problemi che può risolvere

ma ci sono problemi facili da risolvere che la gente non si pone.

 

Viviamo in un paese con poco senso critico e molta polemica.

 

La critica osserva una situazione, la inquadra in un contesto, ne distingue gli elementi e li mette in relazione tra loro, per evidenziarne i pregi e i difetti. Due critici possono avere punti di vista diversi ma comunque leciti perché sostenuti da argomenti condivisibili. Un bravo critico è quello capace di cambiare prospettiva, di mettersi nei panni degli altri, di portare motivazioni valide per supportare posizioni contrastanti. Il conflitto, la competizione e il pregiudizio non dovrebbero avere spazio nella critica perché prevalgono il confronto, la collaborazione e l’ammissione. Questo tipo di critica è una ricchezza inestimabile per tutta la società in quanto aiuta tutti a valutare con la propria testa, secondo i propri sentimenti, in base alle proprie esperienze. Proprio grazie al coinvolgimento del pubblico che viene stimolato a riflettere, la critica mantiene vivo il dialogo, anima il dibattito costruttivo, aiuta ad affrontare gli eventi, a non avere paura, a cogliere le opportunità ed a nutrire il senso di appartenenza ad una comunità.

 

La polemica invece contrappone due o più visioni diverse, ne evidenzia le differenze, le irrigidisce nei contorni e promuove lo schieramento del pubblico, da una parte o dall’altra. La controversia è una competizione che prevede un vincitore ed un perdente, anche se il più delle volte non vengono eletti perché viene lasciato il pubblico libero di scegliere quale punto di vista condividere. In questo modo è chiaro che le posizioni tendono ad estremizzarsi, gli argomenti sono palesemente strumentali ad aumentare il consenso, a vendere un prodotto utilizzando tutti i mezzi e le tecnologie della comunicazione e del marketing. Queste discussioni stimolano un dibattito divisivo, che separa le persone da una parte o dall’altra, usando la leva delle paure, sostenendo l’incompatibilità delle differenze e promuovendo l’intolleranza. La polemica aiuta a stimolare lo scontro, a rifiutare i compromessi, ad alimentare le paure ed a favorire l’individualismo.

 

La critica ragiona, la polemica emoziona. Oggi la sicurezza, la patria e la religione sono i principali contenitori in cui gli elementi emozionali trovano sfogo.

 

La critica denuncia, la polemica querela. Oggi lo spettacolo, la competizione e l’orgoglio sono i principali ostacoli che ci impediscono di affrontare i problemi facili.

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